Posted by Paolo su 24 settembre 2016
Azioni di solidarietà verso i bambini terremotati del Centro Italia
Il presente progetto ideato dal geol. Paolo Cortopassi di fiabeefrane con il patrocinio di Legambiente nazionale e Lunigiana Sostenibile, è stato realizzato in collaborazione con l‘Istituto Scolastico Comprensivo Darsena di Viareggio (LU), il Settore Sismica della Regione Toscana, INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) e il comune di Fivizzano (MS).






Il Progetto ha compreso una serie di azioni di solidarietà da parte delle classi di scuola Primaria e Secondaria di I grado dell’Istituto Scolastico di Viareggio, verso gli alunni delle scuole primarie e secondarie dell’Istituto Comprensivo di Acquasanta Terme (AP), interessato dall’evento sismico del 24 agosto 2016.
Bimbi per Bimbi ha previsto il coinvolgimento attivo degli studenti viareggini, che hanno effettuato una raccolta di libri nuovi e usati in buono stato, al cui interno hanno inserito messaggini di solidarietà, fotografie e quant’altro in grado di far nascere nuove amicizie, al fine di confortare i bambini e ragazzi che hanno subito il recente terremoto.
La raccolta è avvenuta all’interno di incontri svolti direttamente nelle classi scolastiche di Viareggio aderenti al progetto, nei quali alcuni geologi esperti hanno spiegato con semplici nozioni ed esperimenti, il fenomeno terremoto.
Gli incontri sul terremoto si sono estesi anche al corpo insegnanti dell’Istituto Comprensivo Darsena; queste operazioni sono avvenute nei mesi di OTTOBRE e NOVEMBRE 2016, secondo un calendario concordato.
Sono stati raccolti 500 libri più altro materiale quali DVD e disegni che sono stati consegnati il giorno 20 DICEMBRE 2016 direttamente presso la nuova sede della scuola Primaria e dell’Infanzia di Acquasanta Terme, inaugurata il 27 novembre 2016
A questi si sono aggiunte n. 6 librerie ( Modello Simply d22/4; dim. 42x29x106 cm; truciolare, rovere grezzo) , fatte pervenire qualche giorno prima tramite corriere.
Il progetto ha visto l’adesione di n.39 classi viareggine, tra primaria e secondaria di I grado.
Le lezioni sono state effettuate dal seguente gruppo di geologi esperti:
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Massimo Baglione, Vittorio D’Intinosante, Pierangelo Fabbroni e Roberto Ballati del Settore Sismica della Regione Toscana;
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Giovanna Piangiamore, ricercatrice di INGV;
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Germano Ginesi del Comune di Fivizzano;
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Fanny Milano del Genio Civile Toscana Nord.
Il progetto completo può essere scaricato, cliccando su bimbiperbimbi_programma
Mi preme ringraziare, oltre al gruppo di geologi citato, la Dirigente scolastica Patrizia Palanca dell’Istituto scolastico di Acquasanta Terme insieme al vice Preside Mauro Sabatini e all’insegnante Iride Spalazzi. Per le scuole viareggine un grazie di cuore all’insegnante Daniela Cardella e alle colleghe Lina D’Orsa, Raffaella Massimo e Marzia Papi dell’Istituto scolastico Darsena.
Ecco alcune immagini sulle attività realizzate. Iniziamo con gli incontri nelle classi.






Gli incontri si sono estesi anche al corpo insegnante.

Poi la grande raccolta dei libri per i bimbi delle Marche.




Un fuori programma è stato il mercatino di solidarietà svolto all’interno della Festa della castagna di Fivizzano, con incasso devoluto interamente al presente progetto. In tale occasione abbiamo anche spiegato varie nozioni sul terremoto a tutte le persone che hanno visitato il nostro gazebo.



Nelle classi, le bravissime maestre hanno continuato le attività sul terremoto in molti altri fantasiosi modi.




TerI 
I 500 libri raccolti, sono stati confezionati all’interno di pacchi dal formato natalizio e pronti per la spedizione. Ecco alcune fasi dell’operazione di carico presso le Lambruschini…


… e l’arrivo ad Acquasanta Terme nella mattina del 20 dicembre 2016
Grazie a Luigi Terenzoni, il trasporto è stato più semplice.


Finalmente l’incontro con gli alunni e le insegnanti.








In questo modo abbiamo concluso questa prima parte del progetto e qualcuno potrà domandarsi: “Ci sarà una seconda parte?“
Ce lo auguriamo tutti, ma stavolta saranno le stesse insegnanti e gli alunni a pensare a qualcosa in più per far continuare questa splendida amicizia a “distanza“.
Una gita scolastica a metà strada tra Viareggio e Acquasanta Terme?
Un incontro al Carnevale di Viareggio o una vacanza estiva in compagnia?
Seguiremo gli sviluppi. Ciao a tutti!
Paolo
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Posted by Paolo su 2 agosto 2016
Ai piedi dell’alta parete calcarea, ingresso per la grotte di Equi Terme, un nuovo spettacolo sul terremoto e un racconto sulle bolle di sapone, faranno da scenario nel pomeriggio di sabato 6 agosto 2016, a partire dalle ore 17:30.
Questo il programma completo:

Il gigante intelligente, titolo del racconto sul terremoto, ci porterà indietro nel tempo di circa 2500 anni; la storia si svolge su di un isola “ballerina” del Mar Egeo dove potremo divertirci ad ascoltare le strampalate teorie di un fiero “Luminare“…

scoprire il mitico Poseidone dal temibile tridente…

e imparare qualcosa di più sulle costruzioni dal giovane Alfiero, il nostro protagonista. Ecco cosa possiamo aspettarci:



Ecco alcune immagini della storia.



A seguire il racconto :”La fanciulla delle bolle“, interpretato da Elisabetta Dini e dal sottoscritto. Una storia di riscatto e di un principe un tantino… strano.

A seguire immagini del racconto.



… e per concludere… le bolle di sapone giganti!

e anche quelle un po’ più piccole…

Come ipnotizzato dalle bolle (sguardo da intelligentone!)




Alla prossima. Paolo
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Posted by Paolo su 19 giugno 2016
Il sabato 9 luglio 2016 si è svolta la SECONDA FESTA della FIABA popolare, nel magnifico scenario naturale del Geo-park di Equi Terme (Fivizzano – MS)…

… con questo denso programma di fiabe
Ore 15:00 Inaugurazione della Festa.
15:10 – 16:50 RACCONTO LA MIA FIABA. Recitazione di sette fiabe popolari da parte dei partecipanti al concorso con premiazione finale delle prime tre classificate.
17:00 – 18:00 CAPPUCCETTO ROSSO NELLA GROTTA. La classica storia, ma stavolta i finali saranno… due!
18:00 – 20:00 LE FIABE POPOLARI
Racconti nell’ambiente delle grotte di Equi Terme, con il seguente programma:
18:00 – 18:30 “I gatti del giudizio” (Elisabetta Dini)
18:30 – 19:00 “L’erba petonella” e “La principessa Pattume” (Erika Canaccini e Paolo Cortopassi)
19:00 – 19:30 “La storia di medico Grillo” (Paolo Cortopassi)
19:30 – 20.00 “Fiabe da gustare” (Emanuela Bolco)
20:00 – 21:20 Apericena con prodotti tipici locali (su prenotazione)
21:20 – 23:00 LE FIABE IN GROTTA
21:20-21:45 “I due fratelli” e “La scatola del giudizio” (Paolo Cortopassi)
21:45-22:00 “Beatrice”, “Vòlano” e “La domenica della vita” (Erika Canaccini)
22.00-22:30 “I due gobbi” (Elisabetta Dini)
22:30-23:00 “Fiabe da gustare” (Emanuela Bolco)
… e per concludere: “I quattro minchioni”.
Vediamo alcuni momenti della Festa, incominciando con il concorso
Le fotografie sono di Matteo Tollini.



A seguire Cappuccetto Rosso e il Lupo; ecco il loro primo incontro…

La nonna prima di essere mangiata…

L’arrivo del cacciatore dopo che il lupo ha pranzato con la nonna e Cappuccetto Rosso…

La misera fine del Lupo…

… ma c’è anche un altro finale, un po’ più macabro. Ecco Cappuccetto mentre assaggia la minestra che il Lupo ha preparato con i resti della nonna che non sono finiti nella sua pancia deforme…

… e poi finisce ancora male per il Lupo.

Guarda come sono contente per la brutta fine che ha fatto il povero carnivoro!

A seguire altri momenti per ascoltar fiabe…






Il finale in grotta.




Ecco i protagonisti:
Emanuela Bolco

Elisabetta Dini

Erika Canaccini

Paolo Cortopassi

Alla prossima. Paolo

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Posted by Paolo su 29 aprile 2016
Il prossimo venerdì 27 maggio 2016, nel pittoresco borgo di Licciana Nardi in Lunigiana, avremo la premiazione della V edizione del Premio Fiabe “Angeli di San Giuliano“, con un programma incentrato sui giovani scrittori e sul terremoto.
I vincitori sono già stati tutti contattati per posta elettronica e attendiamo una partecipazione di circa 200 persone tra bambini, ragazzi e adulti.
Questo il programma della giornata.

Siete tutti invitati, a trascorrere una piacevole giornata tra fiabe, recitazioni, bamboretti, maestre, geologi, medaglie e focaccette.
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Posted by Paolo su 23 gennaio 2016

Il tempo per la partecipazione al Premio Fiabe è scaduto. In questi giorni i Giurati saranno impegnati ad esaminare tutte le fiabe e dopo il 20 aprile, conosceremo i verdetti. Altre informazioni sul blog del Premio Fiabe.
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Posted by Paolo su 7 gennaio 2016

Il 6 gennaio 2016 presso le Grotte di Equi Terme, sono arrivate le BEFANE, ma prima di loro i RE MAGI hanno portato i doni al piccolo Gesù.


Eccoli i Magi!

Che spettacolo!
Poi sono arrivate le Befane ritardatarie; tutta colpa del Befano o Befanotto secondo altri, che ha fatto arrabbiare la moglie e preso randellate con la vecchia scopa della Befana.

Fuggendo, fuggendo sono arrivati sotto la volta della Grotta e qui i due sposi riappacificati, hanno raccontato alcuni fatti della loro vita e…


… pure quella volta che s’incontrarono per la prima volta al ballo e non fu facile per il Befanotto superare la prova! Certo, vi riuscì proprio grazie all’erba petonella!

All’improvviso dall’alto è poi calato un altro Befano, sicuramente dotato di speciali poteri, che ha gettato sui bambini canditi e liquirizie.


Mamma mia che paura!

Meno male che anche lui era un Befanotto buono e ha fatto la gioia di piccini e grandicelli.

Non si finisce mai d’incontrar befane!
Poi c’è stato anche il tempo per ristorarsi.
Dopo le fatiche, il piacere!

Ah, quasi dimenticavo! Caramelle per tutti!

Insomma uno splendido pomeriggio con Befane e tanti, tanti bambini; ma anche genitori e non possiamo non citare le acque del torrente Fagli, che alimentato dalle poderose sorgenti carsiche, hanno fatto del loro impetuoso scivolio verso valle, la COLONNA SONORA della manifestazione.
Ancora altre immagini, come le precedenti, scattate dall’instacancabile Matteo Tollini.



Un grazie di cuore a Legambiente e alla Cooperativa AlterEco, organizzatori della manifestazione; al CAI di Fivizzano per le befane acrobatiche; a Erika Canaccini, per la splendida Befana; alle centinaia di persone accorse tra cui le decine di bamboretti che hanno “spazzolato” ogni caramella caduta al suolo, ogni liquirizia, nocciolina, cioccolata e gomma da masticare.
Alla prossima!

Ciao!
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Posted by Paolo su 3 ottobre 2015
Alla fine del mese di settembre 2015, due settimane dedicate all’interessantissima sesta edizione del Festival di Storytelling, nell’incantevole scenario del Parco Urbano dell’Appia Antica a Roma.
Molti gli artisti provenienti da diverse parti d’Italia (Bolzano, Torino, Genova, Roma, Ragusa, ecc.) e da nazioni estere che mostro di seguito.
Ecco gli italiani!
Eh sì! Ci sono anch’io, molto onorato per l’invito e sicuramente divertito per i grandi spettacoli ai quali ho assistito. Alcune immagini ci aiutano a capire meglio.







Nei miei due spettacoli ho presentato la storia del “Gigante intelligente“, dove ho parlato del Dio Poseidone, di terremoto e di “ricostruzione”. Ecco alcune foto in compagnia di Davide Bardi che mi ha accompagnato con la sua strumentazione, veramente varia e di grande effetto!


Poi in compagnia di Paola Balbi e ancora di Davide, abbiamo rappresentato la fiaba di Basile “Lo scarrafone, lo sorece e lo grillo“, con lo stupore della platea, quando lo scarafone… fa quello che deve fare!


Un gran divertimento! E allora per concludere una bella foto di gruppo! Alla prossima.

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Posted by Paolo su 30 agosto 2015
Jonathan Swift, compose a partire dal 1697 il suo scritto dal nome : “A Tale of a Tub“, una simpatica e quanto mai realistica allegoria dei suoi tempi, perfettamente esportabile e condivisibile anche oggi a distanza di oltre 300 ANNI.

Mi sono permesso di fare un breve riassunto dalla Prima parte, che ho trovato interessante, spassosa e come già scritto… molto attuale.
Chi avrà la voglia e la pazienza di leggerla, spero ne trovi un sicuro piacimento. Buona lettura!
Favola della botte (Jonathan Swift, 1697) Prima parte
C’era una volta un uomo che aveva avuto tre figli dalla stessa moglie; essi erano nati insieme per cui non era lecito sapere chi di loro fosse il primogenito. In punto di morte il padre convocò i tre figli al capezzale per dettargli le ultime volontà.
Lui non aveva accumulato nessuna ricchezza in vita e quello che gli lasciava erano solo tre abiti, uno per ciascuno; nel testamento aveva previsto tutte le istruzioni su come indossarli e conservarli e aveva previsto una serie di sanzioni per ogni trasgressione e negligenza. Inoltre, il padre, aveva previsto che i figli vivessero insieme, come fratelli e amici; poco dopo spirò.
Una volta effettuate tutte le operazioni per un bel funerale e la dovuta sepoltura, i tre si recarono in città; qui conobbero tre dame delle quali si innamorarono. Le tre donne ricambiarono il sentimento, ma posero degli ostacoli ai loro comportamenti; la loro natura di “campagnoli” contrastava con i comportamenti da cittadini e quindi gli fecero capire, che per conquistare i loro cuori, era necessario adeguarsi.
I tre non si fecero scrupoli e ben presto divennero dei perfetti cittadini: presero a bere, a bestemmiare e a fumare; picchiavano le guardie notturne, imbrogliavano i vetturini, discutevano di salotti dove non erano mai stati, sparlavano di duchesse a cui mai avevano rivolto la parola, parlavano male delle persone in loro assenza e in loro compagnia meledicevano quelle assenti.
Accadde, in quel periodo, che una nuova setta fece capolino e ben presto prese grande considerazione nelle famiglie benestanti. Si trattava delle nuove mode da seguire in ambito di vestiario e le tre dame, posero molta attenzione a queste indicazioni, obbligando i loro tre compagni a rispettarle nella maniera più assoluta.
Fu così che si diffuse in città la moda delle spalline con fiocchi; subito i tre fratelli posero mano al testamento del padre per cercare di capire se tali indumenti fossero a loro permessi. Nel testamento non si faceva alcun cenno alle spalline infiocchettate e allora uno dei fratelli che pareva il più erudito disse che andavano cercate nelle sillabe e poi unite. Anche questa seconda prova non dette il risultato cercato; fu allora detto che le parole dovevano essere nelle singole lettere messe insieme. Con questa combinazione non fu difficile trovare S-P-A-L-L-I-N-E C-O-N F-I-O-C-C-H-I e così le stesse furono definite come Volontà del padre e i tre fratelli le poterono sfoggiare.
Dopo poche settimane, da Parigi arrivò una nuova moda, quella delle passamanerie, ovvero delle bordure che servono per decorare e rifinire gli abiti; sarebbe stato scandaloso uscire per le vie cittadine senza sfoggiare tali rifiniture, ragion per cui i fratelli si misero a rileggere il testamento del padre per cercarvi i riferimenti. Anche in questa circostanza non fu trovata traccia nel testamento scritto e allora lo stesso fratello erudito fece notare che oltre a questo esisteva anche un testamento orale, detto nuncupativo e sulla base di questo gli pareva di ricordare una circostanza; da ragazzo aveva sentito dire da un tizio che aveva sentito dire un servo che aveva udito dal loro padre, che consigliava la passameneria ai figli per decorare gli abiti. Anche gli altri due fratelli si ricordarono di quella situazione e questo sancì il ricorso alla decorazione degli abiti.
Qualche tempo dopo venne di moda una raffinata qualità di raso color fiamma e subito iniziarono le ricerche sul testamento. Fu trovato un riferimento del padre che esortava a porre attenzione ad andare a letto senza aver prima spento le candele, però quel riferimento non fu considerato valido ai fini della questione. L’erudito a quel punto si ricordò di aver letto dei testamenti in cui si allegava un codicillo che di fatto faceva parte delle volontà espresse; il fatto che il testamento del padre ne fosse sprovvisto, mostrava quindi che il documento non fosse completo, ragion per cui si provvide a ultimarlo. Fu così aggiunto un rotolino in pergamena in cui si concedeva di utilizzare tale raso color fiamma e fu quindi possibile indossarlo.
L’inverno seguente un attore molto famoso si mostrò tutto ricoperto di frange d’argento e stavolta consultando il testamento, fu trovato uno specifico riferimento che però di fatto vietava l’uso di tali accessori sui loro abiti. Dopo le dovute ricerche, l’erudito fece notare che un certo Autore utilizzava la parola “frangia” per significare “scopa”. Uno dei fratelli fece notare che però in tal caso, risultava poco accettabile a causa del termine “argentata” che seguiva, ma l’erudito gli fece notare che questo andava inteso in senso mitologico e allegorico. L’altro fratello, allora, obiettò chiedendo perchè il padre avrebbe dovuto vietare di cucire una scopa sui loro vestiti, situazione alquanto improbabile e grottesca. Qui, l’erudito zittì il fratello, dicendo che aveva un modo di parlare irriverente verso le volontà del padre e non andava indagato oltre. Tutto questo servì a pemettere d’indossare le frange argentate sui loro abiti.
Poco tempo dopo venne rilanciata una vecchia moda ormai in disuso: quella di ricamare figurine indiane di uomini, donne e bambini. Su questo argomento tutti e tre si ricordarono bene come loro padre avesse sempre aborrito una simile moda e come ne avesse scritto dimostrando la sua più completa avversione. Il problema fu superato facendo notare che le figurine a cui si riferive il padre, nel frattempo si erano mutate e non erano affatto somiglianti a quelle a cui si era fatto riferimento nel testamento. Convenirono nel giudicare che quelle clausole che il padre aveva posto, andavano esaminate con un po’ di flessibilità e una interpretazione favorevole.
Queste ultime considerazioni, portarono i tre a decidere di chiudere a chiave il testamento in una cassaforte e di riferirsi al suo contenuto, solo ogni qual volta lo ritenessero opportuno.
La successiva moda dei merletti, fu subito giudicata come Volere paterno, senza neppure consultare il testamento, e così via per altrettante situazioni.
Il fratello istruito, nel frattempo, era stato riconosciuto come uno dei maggiori studiosi nell’arte dell’interpretazione degli scritti e per questo ottenne il favore di un grande Signore che lo accolse nella sua casa per fargli da insegnante ai suoi figli.
Quando il Signore morì, l’erudito grazie all’esperienza acquisita, escogitò il modo di inventare un atto di cessione che assegnasse a se stesso e ai suoi eredi l’abitazione del Signore. Così ne entro in possesso, cacciò via i giovani figli del padrone e accolse nella stessa dimora i suoi due fratelli.
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Posted by Paolo su 16 agosto 2015
Il Caves festival 2015 si è svolto in una sola giornata, con una serie di attività all’interno del Geo Park gestito da Legambiente Lunigiana. Nel pomeriggio si sono avute diverse rappresentazioni fuori e dentro le grotte, a formare un “PERCORSO DI RACCONTI“, che le molte persone partecipanti, hanno seguito con interesse e divertimento.
I brevi spettacoli messi in campo, hanno visto la presenza di quattro gruppi diversi di recitanti, lettori e raccontastorie.
Il CENTRO TEATRO PONTREMOLI ci ha impegnati con l’ascolto di una delle leggende lunigianesi più intriganti: “Il Lupo Mannaro“.



Poi è stato il turno delle bravissime Stefania Luisi e Alessandra Rosselli della libreria “La noce a tre canti” che ci hanno intrattenuto con alcune letture molto divertenti; eccole in azione…


Elisabetta Dini, ci ha mostrato la sua interpretazione dell’elfa del “piano di sopra“; poi ci ha incantati con le sue bolle di sapone giganti.



Beh… poi ci sono anch’io! Baffardello delle grotte in eterna discussione con l’elfa del “piano di sopra”.



In conclusione, dopo una deliziosa apericena a base di delicatezze del luogo, vai con la musica popolare in grotta, giusta cornice finale dell’ottima manifestazione creata da Legambiente Lunigiana e fiabeefrane, in particolare con l’apporto di Matteo Tollini, Francesca Malfanti e Luigi Ringozzi, in arte “Ringo“. Altri momenti della festa.















Le foto sono state realizzate dagli amici Matteo Tollini, Emiliano Menchetti e Stefano Castagnetti.
Grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa bella festa: agli spettatori, agli artisti, agli organizzatori e in particolar modo ai volontari di Legambiente che ci hanno supportato… senza sosta.
Alla prossima. Paolo
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Posted by Paolo su 13 giugno 2015
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