Questo è solo un collegamento al sito del quotidiano “Il Centro” che in questi due anni non ha mai smesso di documentare ciò che accadeva in Abruzzo. Anche per noi sono passati appena due anni, ma quanti si ricordano ancora quel terribile 6 aprile?
Allego la mappa di pericolosità sismica d’Italia, con il particolare dell’Abruzzo
Furono registrate all’interno di almeno due frazioni (Onna e Castelnuovo) intensità sismiche del IX-X grado della Scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS), che comprende 12 gradi; i valori registrati sulla Mercalli Modificata (MMI), arrivarono fino al grado VIII (la MMI comprende 10 gradi). Per avere un’idea del significato dell’Intensità di un terremoto, cliccate su MMI
Come ben ricordate, questa caratterizzazione era già presente all’indomani del terremoto di San Giuliano di Puglia (31 ottobre 2002) e si concretizzò pochi mesi dopo con la sua pubblicazione. L’Aquila come si può notare, è al centro dell’area a massimo scuotimento sismico e comunque rimase, fino al 6 aprile 2009, inserita in classe 2 e non nella classe 1 come avrebbe dovuto. Questo non vuol dire che avendo effettuato una corretta interpretazione della pericolosità sismica inserendola nella classe 1, si sarebbero potute salvare le 308 persone morte nel sisma, ma almeno sarebbe stato un segno di comprensione da parte dei “politici”, un gesto di altruismo verso i loro cittadini; in pratica: “Il loro compito”.
Spesso sono a chiedermi: “Ma dove vogliamo andare…!“.
Paolo